Giardino delle sensazioni

Giardino delle Sensazioni

Il progetto del giardino delle sensazioni trova il suo principio nella realizzazione della serra pedagogica posta dietro il centro CST “Ci siamo tutti”, centro socio terapeutico diurno che accoglie il disagio. La realizzazione della serra con al suo interno piante autoctone, ha permesso lo sviluppo in un ambiente rispettoso, di attività di laboratorio dedicate alla musico-arte terapia e eventi socio culturali mirati all’inclusione sociale sul territorio. La sede in cui il progetto vuole sviluppare un parco “il giardino delle sensazioni” è in contiguità con la serra sviluppandosi fra questa, il centro CST e il Rio Crosa ed è uno spazio che permette di effettuare in ambiente naturale atti terapeutici in particolare “garden therapy” attraverso la stimolazione dei sensi, percezione degli odori, dei colori, sensazioni tattili e uditive non ultimo la possibilità di incentivare la percezione del gusto attraverso la raccolta di frutti coltivati all’interno del giardino.
Nella progettazione è emerso come, per alcuni soggetti ed alcune patologie, la presenza del verde sia essenziale nel processo di cura.

La natura è stata “dimenticata” per troppo tempo, e il suo apporto benefico omesso nella considerazione dei trattamenti alla persona.
La sua riscoperta in questa fase storica non può che portare giovamento sotto diversi aspetti: se le strutture mediche decidessero di dotarsi di spazi verdi, ricavandoli in parte dalle aree a servizi, si potrebbe notare un fenomeno di rinverdimento delle città, visto e considerato che ormai i presidi sanitari, nella maggior parte dei casi, si trovano all’interno del fitto tessuto urbano.
La creazione di queste aree verdi potrebbe, progressivamente, portare le strutture sanitarie ad una fase di “struttura aperta”, dove non ci si senta costretti ad andare solo per problemi clinici, ma che, in qualche modo coinvolga l’area della struttura nella vita di tutti i giorni, invogliando i familiari ad andare a trovare i parenti, o anche solo passare, sedersi e godere del giardino.
Il Centro sorge in un’area completamente verde nella parte bassa del comune di Val della Torre, a circa trenta chilometri da Torino.
Al momento della scelta della collocazione del Centro, è stato deciso di garantire alla futura utenza la tranquillità del verde e dell’aria aperta invece del frastuono della città. Seppur localizzato nella seconda cintura di Torino, e posizionato su una strada non di passaggio, il Centro ha un’utenza che lo sceglie, tra le altre motivazioni, per il contesto in cui è localizzato.
L’area del Centro di circa 6700 metri quadri è prevalentemente in piano, con una leggera pendenza complessiva del 5%.
La richiesta progettuale è quella di rendere usufruibile agli utenti il giardino, in modo da avere un’attrattiva in più e dello spazio extra per poter svolgere le attività all’aperto che ora non è ancora possibile svolgere presso il Centro socio terapico.
Parlando con l’utenza, si è visto come l’attrazione maggiore sia nel paesaggio. Molti utenti arrivano da Torino o da altre cittadine della provincia e, soprattutto per gli utenti in sedia a rotelle, il paesaggio abituale è costituito da una compatta coltre di palazzi. Presso il Centro, invece si può godere di una vista a 360° delle montagne circostanti, data la totale assenza di edifici nei paraggi ed essendo lo stesso edificio del Centro di un’altezza di poco superiore ai 3 metri.
Altre richieste sono:
creare percorsi e aree che possano trasmettere sensazioni diverse ai frequentatori del giardino e creare un’area protetta per i malati di Alzheimer, viste le crescenti domande di partecipazione al centro di pazienti con patologia neurodegenerativa.
avere un’area dove svolgere attività occupazionali di orto terapia.
cercare di catturare l’attenzione dell’utenza che viene per ragioni mirate. Sono molte le persone che arrivano al Centro per fare attività di riabilitazione o seguire un corso o usare la sala musicale per prove e registrazione e poi se ne vanno, senza approfondire le altre attività che il Centro offre o, in alcuni casi, senza sapere che vi sia addirittura uno spazio esterno.

Definizione del progetto
Per meglio rispondere alle numerose richieste, durante l’analisi dell’area esterna del Centro socio terapeutico si è deciso di dividere quest’ultima in aree, ognuna delle quali ospiti in se una determinata attività.
Durante la creazione del masterplan sono state evidenziate le seguenti aree:
Area di ingresso e accoglienza: quest’area ha funzione prettamente estetica. Il suo compito è quello di accogliere nella maniera migliore l’utenza e, possibilmente, indirizzarla verso il resto del giardino e delle altre aree.
Area di orto terapia: per la comodità di utilizzo è stato pensato di collocare quest’area a ridosso dell’edificio principale, in modo da facilitarne il raggiungimento. L’area, posta a ridosso del patio posteriore sarà facilmente raggiungibile anche in maniera autonoma dalle persone con scarsa mobilità, in modo da facilitarne anche un uso in autonomia.
Vista la qualità del paesaggio circostante si è pensato di creare un punto di osservazione: si realizza una piccola collina, facilmente accessibile, da cui si potrà garantire una vista panoramica sul territorio circostante il centro, nonché del giardino stesso.
Area per malati di Alzheimer: date le necessità particolari degli affetti da tale patologia, in fase progettuale è stata delimitata un’area preferenziale per tali utenti. Questa sezione del giardino è organizzata secondo precisi parametri tali che non portino disagio agli utenti e permettano a chiunque di godere in autonomia di uno spazio aperto, in un’area del tutto sicura.
Il percorso sensoriale: per consentire anche alle persone con deficit motorio la possibilità di fare una passeggiata all’esterno è stato progettato un percorso sensoriale che stimoli l’utenza durante il cammino. Il percorso è stato pensato con materiali differenti in grado di trasmettere sensazioni diverse a chi lo percorre, nonché colori ed odori differenti per stimolare i diversi sensi.
L’area naturale: quest’area è legata maggiormente alla componente natura permettendo all’utenza di immergersi completamente nella componente vegetale. Si potrà perciò attraversare un piccolo frutteto, immergersi in un piccolo boschetto o ammirare uno specchio d’acqua.

Approfondimento specie vegetali
Durante la scelta delle specie vegetali è stata prestata molta attenzione all’utenza per svariati motivi, primo tra tutti, la sicurezza. Per il rischio di intossicazione da ingestione o di irritazione da contatto è stata prestata molta attenzione alla scelta delle specie da utilizzare in modo da rendere il giardino il più sicuro possibile per i futuri fruitori dell’area.
È stato considerato anche il valore sentimentale delle piante: soprattutto per i malati di Alzheimer, il vedere piante che si avevano nei giardini da piccoli, o a cui sono legati momenti particolari, stimola i ricordi e la memoria.
Anche i colori e i profumi interagiscono positivamente sulle emozioni, non di meno il tatto. Al fine di non lasciare il giardino “sguarnito” nel periodo invernale, sono state scelte specie vegetali in grado di donare con fogliame persistente o con bacche un tocco di colore nella stagione invernale.
Per quanto riguarda le piante da frutto, invece, si è voluto che esse fossero facilmente accessibili anche dagli utenti in sedia a rotelle. A tal fine, si è deciso di utilizzare piante da frutto nane, le cui chiome sono poste ad un’altezza tale da permettere a tutti di apprezzarne i frutti maturi.
Non è stata neppure sottovalutata l’utenza non umana. Visto e considerato che l’area in oggetto è posta fuori dall’ambito urbano, si è deciso di selezionare alcune specie in grado di attirare l’attenzione di insetti e uccelli.
Vista la complessità del progetto generale, si è deciso di operare per livelli, suddividendo la realizzazione dell’opera in diverse fasi.
Le opere a cui fa riferimento la domanda in oggetto sono relative alla messa in sicurezza dell’area e alla realizzazione delle pavimentazioni, ovvero la parte più onerosa.
Verrà realizzata in modo completo la parte del giardino relativa all’ortoterapia, in modo che gli utenti del centro possano iniziare a svolgere attività terapeutiche entro la fine dell’anno 2016. Gli utenti del Centro avranno a loro disposizione delle vasche di coltura rialzate, facilmente accessibili anche per le persone a mobilità ridotta, dove potranno coltivare piante in grado di offrire loro degli stimoli, quali piante aromatiche o fiori particolarmente profumati, o piante con tessitura particolare delle foglie o molto colorate, in modo da rilasciare un output tattile, visivo ed olfattivo all’utente, durante le fasi di cura delle piante stesse. Visto il lungo lasso di tempo necessario per portare le piante a maturazione, verrà a crearsi un legame molto forte tra il paziente e la pianta stessa, in grado di rendere l’individuo parte integrante del giardino.

 

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